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martedì 30 marzo 2010

U Mègghie Paìse: la conferenza stampa

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Il film U Mègghie Paìse è nato da un’idea di Ivan D’Ambrosio, il produttore, e Vanni Bramati, il regista, di raccontare gli ultimi 4 mesi del campionato 2008-2009 del Bari, attraverso le parole e la vita quotidiana di nove suoi tifosi. Proforma, l’agenzia pubblicitaria che ha seguito la campagna di promozione del film, è stata incaricata di pubblicizzare il film su internet: è nato così il sito e la relativa pagina di Facebook.

Quando per la prima volta Ivan e Vanni ci hanno parlato di questo progetto, dopo un paio d'ore ci stavamo già lavorando su. Questo senza avere neanche un'immagine e senza sapere dove stavamo andando, perché il tutto si è evoluto seguendo le storie che lo hanno caratterizzato. Un pò come è successo con La capa gira.

E’ bastato solo il titolo a scaldarci il cuore: U mègghie paìse. La passione era contagiosa, la promozione è iniziata da pochi mesi ma l'interesse si è subito sollevato: quando su internet abbiamo diffuso le prime scene, che non fanno parte del film, immediatamente si sono impennati i contatti sul sito e sui video.
Solo il trailer in un giorno e mezzo ha contato 2500 visite, tra i più visti in Italia nella categoria.
La pagina su Facebook ha più di 8000 fan: ovviamente la speranza è che questo film possa ripetere i successi di tanti anni fa con La capa gira.

Michele Salomone:

La forza di questo film nasce dal fatto che ognuno è stato se stesso, chi andrà a vedere il film entrerà nella realtà familiare del marito che si organizza per andare a vedere la partita, chi nel giornalista che ogni domenica deve lavorare, chi negli ultrà: è un film sul calcio senza l'immagine di un pallone, se non in qualche scena di contorno.

Alberto Savarese (detto il Parigino):

E’ stata una bella sfida, un modo di far vedere cosa significa essere ultras non solo allo stadio ma nella vita normale. Tecnici e registi ci hanno seguito dalla mattina (c’era gente che andava a lavorare alle 6) fino alla notte.
Il girato è stato molto e ovviamente alcune cose sono state eliminate: peccato non aver potuto inserire il nostro viaggio a L'Aquila subito dopo il terremoto con 3 camion di viveri, lampadine e colori per i bambini. Noi eravamo in contatto con gli ultras de L'Aquila e sapevamo quali erano i bisogni primari della gente.

Enzo De Santis:

Voglio esternare la gioia che ho di aver fatto questa esperienza: ho avuto la possibilità di far capire alla gente, che ha problemi come i miei, che la vita è bella grazie anche alle passioni che si hanno: la mia è sempre stata quella per il calcio.

Infine queste le parole di Ivan D’Ambrosio e Vanni Bramati

Entrare in un club Ultras, raccontare senza entrare nel merito delle cose, avere la possibilità di farlo diventando invisibili è un tesoro per chi cerca di raccontare questa storia.

La distribuzione del film inizierà a Bari anche se già molti altri cinema della regione ci hanno chiesto di poterlo proiettare, poi proveremo a portarlo nel circuito nazionale. Il progetto dipende sicuramente dalla risposta di pubblico che riscontreremo.

lunedì 15 marzo 2010

La Puglia in Mine Vaganti













In occasione dell’uscita di Mine Vaganti (qui la mia recensione), l’ultimo film di Ferzan Ozpetek, interamente girato a Lecce, ho pensato che sarebbe stato bello, da buona pugliese, dedicare uno Speciale Puglia del film.

La conferenza stampa

Durante la conferenza stampa, che si è tenuta lo scorso venerdì a Bari, Riccardo Scamarcio ha riferito che Ozpetek, in tutte le città dove ha presentato il film, non ha fatto altro che elogiare la bellezza di questa terra per la quale ha per una volta abbandonato la sua location preferita (Roma).

Domenico Procacci (presidente della casa produttrice Fandango) ha invece affermato:

Il Film è prodotto dalla Fandango con la collaborazione di Rai Cinema; non è il primo film che mi capita di produrre in Puglia però sta accadendo con sempre più frequenza: questo è il segno che quella della Puglia è una location cinematografica che sta diventando sempre più interessante e produttiva. L’impressione che si ha vedendo questo film è quella che sia stato pensato proprio per essere girato a Lecce: l’ambientazione è protagonista insieme alla storia. Per non parlare poi della professionalità che si sta sviluppando: ci sono tanti pugliesi tra gli attori e i membri della troupe di questo film.

Queste invece le parole di Lunetta Savino, che insieme a Riccardo Scamarcio è tra i protagonisti pugliesi del film:

Innanzitutto devo dire che mi emoziona vedere questo film fin dalle primissime immagini, con quella corsa molto struggente tra gli ulivi, di questa Puglia meravigliosa. E poi la difficoltà di Tommaso di condividere i suoi desideri e le sue aspirazioni con la famiglia: spesso capita di dover andare via dalle nostre terre, dalle nostre città per riuscire a realizzare i nostri sogni (è successo anche a me) ma è bello tornarci con un film come questo.

Curiosità dal set

Nella parte di Brunetti, il socio in affari di Vincenzo c’è invece Giancarlo Montingelli, volto noto di Telenorba (per cui è produttore, autore, conduttore e regista). Questa è la sua seconda esperienza importante dopo la parte del dentista Don Luigi (marito di Donna Valeria/ Anna Falchi) ne L'uomo nero di Sergio Rubini.

Quando l’ho incontrato mi ha raccontato una piccola curiosità legata alla scena, che compare anche nel trailer del film, in cui, a seguito di una ‘rivelazione’, Ennio Fantastichini nella parte di Vincenzo ha un attacco di cuore mentre è seduto a tavola con tutta la famiglia:

Per girare quella scena ci sono voluti due giorni e considera che si girava per 12 ore al giorno! Tutto inizia da una mia barzelletta sugli omosessuali: non immagini quante volte ho dovuto ripeterla!

E questa la sua esperienza sul set:

Quella con Ozpetek è stata una bellissima esperienza, perchè oltre ad essere un serio professionista riesce ad infondere una grande positività. Sono stato al cospetto di tanti grandi attori e professionisti che mi hanno fatto sentire a mio agio: aver intrapreso questa nuova carriera alla mia età mi fa sentire davvero fortunato ma mi spinge anche a spronare i giovani ad inseguire i loro sogni. Nella vita mai dire mai!

La puglia in spot

Per finire ricordo che il film esce con 01 Distribution in 450 copie in tutta Italia e in 52 sarà accompagnato da una comunicazione promozionale della Puglia (diretta da Pippo Mezzapesa) che possiamo vedere qui di seguito.

sabato 6 marzo 2010

Johnny Depp e Tim Burton: coppia da meraviglie

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In occasione dell’uscita nelle sale dell’ultimo capolavoro di Tim Burton, Alice in Wonderland, nel quale non poteva mancare il suo attore feticcio Johnny Depp, ripercorriamo insieme i film nei quali questa coppia eccezionale ha lavorato insieme.

Il produttore Scott Rudin ha affermato una volta che Depp interpreta la parte di Tim Burton in tutti i suoi film.

Burton ha negato, ma anche Johnny è della stessa opinione: vediamo un pò come.

Edward mani di forbice (1990)

con Winona Ryder e Vincent Price

Depp era allora alle prime armi e il suo primo ruolo da protagonista lo ebbe proprio grazie a Burton: si immedesimò talmente tanto nella parte di Edward da affermare in un’intervista che l’ultimo giorno di riprese ebbe difficoltà a salutare il suo personaggio.

E non fu l’unico:sembra che quel giorno l’intero cast fosse stato pervaso da un senso di tristezza.

Secondo Depp questo film rappresenta l’inadeguatezza di rapportarsi con gli altri di un Burton adolescente: il film infatti è nato da un disegno d’infanzia del regista.

Ed Wood (1994)

con Sarah Jessica Parker e Martin Landau

La storia è un omaggio alla vita di Edward D. Wood Jr., definito “il peggior regista di tutti i tempi”.

Burton è sempre stato un fan di Ed Wood e ha chiamato Johnny ad interpretarlo: “nell’ascoltare il progetto mi sono bastati 10 minuti per accettare la proposta di Tim” ha affermato Depp.

Secondo Depp in Ed Wood Burton ha messo in opera il suo rapporto con Vincent Price (un pò come Bela Lugosi con Edward D. Wood jr).

Tra l’altro in un’intervista Burton ha affermato: "Incontrare Vincent ebbe un impatto incredibile per me, lo stesso impatto che deve aver avuto su Ed incontrare il suo idolo e lavorare con lui."

Il mistero di Sleepy Hollow (1999)

con Christina Ricci

“Per interpretare la parte di Ichabod Crane” ha detto Depp “ho pensato ad un uomo fragile quasi quanto una ragazzina”.

Secondo il racconto da cui il film è ispirato, il protagonista era un uomo decisamente brutto: Depp suggerì di mettere delle protesi a naso ed orecchie per imbruttirsi ma la sua idea fu bocciata.

Secondo Depp, in questo film Burton ha voluto mettere in opera il suo rapporto conflittuale con Hollywood

La fabbrica di cioccolato (2005)

con Freddie Highmore e Christopher Lee

Da piccolo Johnny era allergico al cioccolato: fortunatamente con l’età questa allergia è passata, altrimenti recitare in questo film sarebbe stato davvero difficile.

Nonostante Gene Wilder (protagonista del film originale) non abbia mai approvato il remake, il film fu un vero successo.

Depp ha affermato di aver preso ispirazione per la sua acconciatura ad Anna Wintour (direttrice di Vogue).

Nello stesso anno Depp diede la voce allo sposo Victor Van Dort ne La sposa cadavere e non solo: il personaggio è stato disegnato con i suoi stessi lineamenti, così come la sposa Emily ha i lineamenti di Helena Bonham Carter, moglie di Burton.

Sweeney Todd (2007)

con Helena Bonham Carter e Alan Rickman

Quando accettò la parte Johnny Depp affermò: "Quante possibilità hai di recitare in un musical su un serial killer?" (citazione del film Amore folle del 1935).

In realtà nonostante per hobby suoni la chitarra in un gruppo, Johnny Depp fu seriamente preoccupato del fatto di dover cantare nel film.

Per prepararsi si fece aiutare da un vocal coach durante le riprese del film Pirati dei Caraibi. La sua maggiore difficoltà fu modellare la sua voce per farla diventare più adulta.

Il film fu però un successo di pubblico e di critica.

Alice in Wonderland (2010)

con Helena Bonham Carter, Anne Hathaway e Alan Rickman

Ecco la mia recensione del film.